Milano (mercoledì, 23 aprile 2025) — Nuovo sfregio alla memoria di Giuseppe Pinelli. La targa dedicata al ferroviere anarchico in piazzale Segesta è stata nuovamente vandalizzata. È il quinto episodio negli ultimi anni, l’ennesimo atto di intolleranza verso una delle figure simbolo della memoria democratica milanese.
di Maria Chiara Bagnato
Inaugurata nel 2019 per il 50° anniversario della strage di piazza Fontana, la lapide ricorda la morte di Pinelli, caduto da una finestra della Questura il 15 dicembre 1969 durante un interrogatorio. Un caso mai del tutto chiarito, che ha segnato profondamente la storia del Paese.
A denunciare l’accaduto è stato l’ANPI provinciale di Milano, che parla di “un segno di odio verso chi la pensa diversamente” e lancia l’allarme su un clima di crescente intolleranza. “Un fascismo diverso non è escluso – ha dichiarato il presidente Primo Minelli – ed è urgente una risposta civica e istituzionale chiara”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Giuseppe Sala, che ha definito il gesto “un disastro, un peccato”. “Pinelli non può essere figura divisiva. A lui Milano deve affetto e rispetto”, ha affermato.
L’ANPI ha chiesto al Comune di procedere al più presto con il ripristino della targa e ha espresso solidarietà alle figlie del ferroviere, Claudia e Silvia Pinelli. “Non è solo un atto vandalico – spiegano dall’associazione – ma un attacco al patrimonio collettivo di una città che ha fatto dell’antifascismo un fondamento”.
Il gesto riaccende i riflettori sulla tutela dei luoghi della memoria e solleva interrogativi sul clima culturale e politico in cui simili episodi continuano a verificarsi. Il Comune ha assicurato un rapido intervento per ripristinare la lapide.
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