Legnano (mercoledì, 23 aprile 2025) — Poco gradite da molti le dichiarazioni di ieri Circolo Carlo Borsani di Fratelli d’Italia Legnano, il quale ha criticato fortemente il lavoro dell’attuale Amministrazione e ha rilanciato l’allarme sicurezza in città, soprattutto alla luce dei recenti episodi di cronaca, tra cui un tentato atto di violenza avvenuto nel parco Falcone e Borsellino.
di Maria Chiara Bagnato
Parole che non son passate inosservate, soprattutto dal vicesindaco – nonché assessore alla Sicurezza e Benessere locale – Anna Pavan in risposta alla nota diramata ieri da Fratelli d’Italia sul tema Sicurezza: ”È vergognoso che Fratelli d’Italia usi l’aggressione subita da una ragazza per aprire la campagna elettorale ergendosi a paladina della sicurezza. La sicurezza è un tema d’importanza primaria che preme a tutti in città. Ma è anche un argomento da trattare con forte senso di responsabilità. Se FdI è convinta che “serva più presidio sul territorio”, perché nel consiglio comunale dell’1 aprile i suoi rappresentanti non hanno votato l’ordine del giorno con cui la maggioranza ha richiesto l’aumento degli organici delle forze dell’ordine? E se è convinta che la giunta non faccia abbastanza, perché hanno ritirato una mozione condivisa con la maggioranza, in cui si chiedeva al Governo di non tagliare risorse di spesa corrente per assumere più agenti di Polizia locale? Con le attuali risorse aumentare l’organico significherebbe tagliarlo in altri servizi: quali sacrificherebbero?”
L’assessore Pavan ha poi sottolineato: ”ho l’impressione che in queste occasioni si misuri tutta la distanza fra una sicurezza predicata a parole e una realizzata con gli atti. La nostra amministrazione ha agito in maniera pragmatica: abbiamo istituito gli Street tutor, aumentato le telecamere di quasi il 90%, completato l’illuminazione pubblica, incrementato i servizi di controllo notturno e le uscite con i nuclei cinofili. Se questo significa essere “buonisti”, allora siamo convintamente buonisti”.
La nostra amministrazione ha investito sulla sicurezza – prosegue il vicesindaco – mettendo ogni anno oltre 300mila euro in aggiunta ai 3 milioni già presenti. Invito FdI a rivedere quanto dichiarato in consiglio comunale sullo studio Openpolis. Un ultimo rilievo sul progetto Legnano SiCura, che ha ottenuto un finanziamento di quasi 52mila euro dal ministero dell’Interno. La sicurezza non si fonda solo su controllo e repressione ma anche su interventi educativi e sociali. E il Comune c’è.”
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