Milano (domenica, 6 aprile 2025) – E’ stata una serata carica di emozioni, quella di ieri a San Siro, che si è conclusa con un pareggio per 2-2 tra Milan e Fiorentina. Protagonista assoluto dell’incontro è stato Mike Maignan, autore di una prestazione monumentale tra i pali. Il portiere francese ha tenuto in vita i rossoneri con una serie di interventi decisivi, guadagnandosi il titolo di migliore in campo.
di Maria Chiara Bagnato
Sette le parate messe a segno da Maignan, alcune delle quali decisive per impedire ai viola di allungare il vantaggio. Tra i suoi interventi più importanti, quelli su Kean, Guðmundsson e Beltrán, che hanno confermato la sua eccellente lettura del gioco e l’eccezionale prontezza di riflessi. Nonostante i due gol subiti, la sua prestazione è stata determinante per il Milan, che è riuscito a raddrizzare la partita anche grazie alla sicurezza trasmessa dal suo estremo difensore.
Oltre ai numeri, a colpire è stata la leadership di Maignan: sempre presente, sempre reattivo, punto di riferimento per l’intera linea difensiva. Il suo contributo è andato ben oltre le parate, incarnando lo spirito di un leader silenzioso ma fondamentale.
Il pubblico rossonero non ha avuto dubbi: con il 60% dei voti raccolti sull’app ufficiale del club, Maignan è stato eletto MVP (“Most Valuable Player”, che in italiano significa “giocatore di maggior valore”. Si utilizza per indicare il giocatore che ha avuto la migliore prestazione in una competizione) del match, superando Jović, Abraham e Pulisic.
Una prova che non solo strappa un punto prezioso al Milan, ma lascia segnali incoraggianti in vista dei prossimi impegni. Con un Maignan così, sognare è lecito.
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