Referendum 2025, possibilità di voto anche per i cittadini e le cittadine fuorisede

Milano (martedì, 8 aprile 2025) – In vista del referendum dell’8 e 9 giugno, si apre ufficialmente la possibilità per gli elettori temporaneamente lontani da casa di votare fuori sede. Una misura pensata per chi, per studio, lavoro o motivi di salute, si trova domiciliato in un comune di una provincia diversa rispetto a quella di residenza.

di Maria Chiara Bagnato

Per accedere a questa modalità, sarà necessario presentare domanda entro domenica 4 maggio, allegando tre documenti fondamentali:

• una copia di un documento di identità valido;
• una copia della tessera elettorale (richiedibile, se assente, al Comune di residenza);
• la documentazione che attesti la condizione di fuori sede (contratto di lavoro, iscrizione universitaria, certificato medico, ecc.).

La richiesta può essere inviata online attraverso il sito del Comune di Milano, oppure consegnata di persona all’Ufficio Elettorale di via Messina 52/54, aperto dal lunedì al venerdì, con orario 8.30–12.00 e 14.30–15.30. È possibile revocare la richiesta fino al 14 maggio.

In parallelo, il Comune di Milano lancia un appello: servono 60 scrutatori e 20 presidenti di seggio per allestire i seggi speciali destinati agli elettori fuori sede. Questi si aggiungeranno alla rete già composta da oltre 3.750 scrutatori e 1.250 presidenti di seggio.

Per candidarsi occorre essere cittadini italiani maggiorenni o avere un diploma di scuola superiore (requisito necessario solo per i presidenti).

I compensi previsti sono di 262 euro per i presidenti e 192 euro per gli scrutatori. Le candidature saranno raccolte nei prossimi giorni tramite il portale del Comune.

Infine, un promemoria utile per tutti gli elettori: per accedere al voto, è necessario presentarsi al seggio con un documento d’identità valido e la tessera elettorale. Chi l’ha smarrita o ha terminato gli spazi può richiederne una nuova — senza appuntamento — a partire da lunedì 14 aprile in qualsiasi sede anagrafica o presso l’Ufficio Elettorale centrale.